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MARIO SBERNA
Presidente Associazione Nazionale Famiglie Numerose
MARIO SBERNA
Presidente Associazione Nazionale Famiglie Numerose

L’eccessivo carico fiscale, insieme alla crisi economica, ha spinto verso la soglia della povertà molte famiglie con quattro o più figli. È il contatto con povertà relativa ed estrema che dà carica all’ANFN, da sempre impegnata nella battaglia per il riconoscimento dell’articolo 31 della Costituzione

 

Sedici famiglie numerose italiane su cento stanno valutando seriamente la possibilità di trasferirsi all’estero, nei Paesi dove il fisco è più family-friendly. È quanto emerge da un sondaggio on-line lanciato dall’Associazione nazionale famiglie numerose.
Alla domanda: “avete mai pensato di trasferirvi in Paesi più sensibili alle famiglie?” il 15,78% dei genitori ha risposto “sì e lo farò”, il 17,55% “no, mai”, mentre i più, (il 66,67%) hanno risposto “sì, almeno una volta nella vita quest’idea è balenata nella mia mente”, ma poi hanno deciso di non farne nulla.
“È comprensivo il disagio di tante famiglie italiane per l’eccessivo carico fiscale – commenta Mario Sberna, bresciano, presidente di Anfn, l’associazione che raduna circa 14mila nuclei familiari extralarge in Italia. Nella vicina Francia, ad esempio, grazie al quoziente familiare, le agevolazioni previste per le famiglie con figli sono molto più alte”.
Purtroppo, l’eccessivo carico fiscale, insieme alla crisi economica, ha spinto verso la soglia della povertà molte famiglie con quattro o più figli. “Ogni giorno ricevo mail e lettere di soci disperati, che confessano di non esser più in grado di mettere insieme il pranzo con la cena”.
E di fronte a queste lettere voi cosa fate? “Possiamo fare ben poco. Le nostre poche risorse vengono dal 5 x mille, da donazioni volontarie, da “collette” di solidarietà promosse
on-line tra i nostri soci e dalla quota associativa annuale. Ebbene, una parte consistente del nostro bilancio lo destiniamo a pagare una bolletta del gas o una rata del mutuo a quei casi-limite, selezionati con l’aiuto dei coordinatori locali dell’associazione. Ma tante richieste, purtroppo, non siamo in grado di esaudirle”.
È il contatto con povertà relativa ed estrema che dà carica all’associazione, da sempre impegnata nella battaglia per il riconoscimento dell’articolo 31 della Costituzione.
“Un dettato costituzionale – conclude amaramente Mario Sberna – disatteso dalla politica”.

 
CAROVITA
La recessione economica induce le famiglie a cambiare anche le proprie abitudini alimentari. È il caso di una giovane famiglia bolognese, papà Alessandro Melloni, operaio, e sua moglie Maddalena, impiegata. I Melloni adottano una precisa strategia per risparmiare: al sabato fanno l’elenco di cosa mangiare indicativamente per tutta la settimana, e poi acquistano solo quegli alimenti necessari per quei pasti. «Una sorta di menù del giorno, come nei ristoranti», spiegano i coniugi, che non hanno perso comunque il sorriso. Nessuna concessione agli extra e solo prodotti a marchio degli ipermercati. Niente formule “tre per due” per evitare di non consumare quegli alimenti. Insomma una spesa senza dispersioni ed eccessi. Per il resto, Maddalena che è l’economa di casa, aggiorna continuamente uno schema con le entrate e le uscite. Cosicché arrivare a fine mese non è un’impresa titanica.
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