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Intervista a GIANALBERTO CAVAZZA
Presidente Comitato Unicef di Bologna
Intervista a GIANALBERTO CAVAZZA
Presidente Comitato Unicef di Bologna

La principale organizzazione mondiale per i diritti dell’infanzia opera in 156 paesi in via di sviluppo e in 36 paesi industrializzati attraverso i suoi Comitati Nazionali, ispirandosi ai principi della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Il dott. Gianalberto Cavazza, presidente del Comitato Unicef Bologna, ci spiega nel dettaglio gli ambiti d’azione della Onlus

 

Dottor Cavazza, nello specifico UNICEF Italia di cosa si occupa?
UNICEF Italia opera per l’attuazione dei diritti dell’infanzia e per promuovere cambiamenti positivi di lungo periodo per i bambini e gli adolescenti che vivono sul territorio italiano. Le attività dell’UNICEF Italia sono dirette ad influenzare le istituzioni (Governo, Parlamento, Regioni e Comuni) affinché attuino leggi, politiche e prassi conformi alla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. In particolare, i nostri ambiti d’azione sono inerenti: povertà dei bambini, garante per l’infanzia, minorenni di origine straniera, giustizia minorile, aiuto allo sviluppo, violenza sui minorenni, bambini senza famiglia.

Ci spiega cosa si intende per Garante per l’infanzia e l’adolescenza?
Si tratta di un’istituzione nazionale indipendente cui affidare la promozione e la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, allo scopo di valorizzare il ruolo degli organi e dei servizi del sistema di protezione dell’infanzia attualmente esistente e di colmare le attuali lacune dello stesso sistema, in particolare in relazione a coordinamento, consulenza e sostegno degli “attori” sulla scena, di educazione di adulti e minori, di formazione periodica degli operatori.

L’Italia è tra i paesi con il tasso di povertà infantile più elevato: 723.000 minori vivono in condizioni di povertà assoluta, il 15,9% in povertà relativa e addirittura il 32,3% è stimato a rischio. Che strumenti utilizzate per arginare il problema?
Il programma “Italia Amica dei Bambini” rappresenta l’insieme delle iniziative e azioni che l’UNICEF Italia realizza nel territorio nazionale per la promozione e la tutela dei diritti dell’infanzia in Italia. Durante la recente campagna per il rinnovo del Parlamento, UNICEF
ha presentato il documento “#Votaperibambini – Diritti in Parlamento”, e le firme di sottoscrizione dei cittadini raccolte a sostegno dell’iniziativa sono state migliaia. Nel documento l’UNICEF Italia ha formulato 10 proposte sulle priorità per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia: su queste proposte abbiamo chiesto un impegno concreto ai leader politici, ma chiediamo anche l’opinione di tutti i cittadini, per un impegno comune in favore di bambini e ragazzi, presente e futuro del nostro Paese.

Secondo i dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) la popolazione straniera residente in Italia al 1 gennaio 2011 è pari a 4.570.317, circa 993.238 sono minorenni: cosa si può fare per combattere la loro discriminazione ed esclusione sociale?
I minori di origine straniera presenti a vario titolo sul territorio italiano sono spesso la classe più debole e maggiormente esposta, i primi a subire la crisi dello stato sociale e dell’economia. La campagna condotta da UNICEF “Io come tu” (diritto di cittadinanza ai nati in Italia da genitori stranieri) è uno dei tanti progetti su cui la nostra associazione si è mobilitata per combattere qualsivoglia atto o pensiero discriminatorio nei confronti dei minori.

Parliamo della giustizia minorile: UNICEF Italia che cosa fa a riguardo?
Anzitutto vigiliamo affinchè venga rispettata la Convenzione europea sull’esercizio dei diritti dei minori: di recente inoltre abbiamo presentato un documento di indirizzo dal titolo “Linee guida per la riforma della giustizia minorile in Italia”.

La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza riconosce ad ogni bambino e adolescente il diritto alla protezione da ogni tipo di abuso, sfruttamento e violenza. Quali azioni portate avanti per promuovere il rispetto del diritto alla protezione dalla violenza?
Siamo tutti quotidianamente impegnati in azioni d’informazione e formazione, rivolte sia ai minori che agli adulti: fondamentale la collaborazione con la scuola, le istituzioni e gli enti locali.

Vi occupate anche di bimbi privi di cure genitoriali?
Avere una famiglia che si prende cura è uno dei diritti fondamentali di ogni bambino. Sosteniamo e accompagniamo le istituzioni che operano nell’ambito dell’affido e dell’adozione, collaboriamo nell’opera di adeguamento di regolamenti e leggi in materia.

Progetti in corso?
In Italia ci mobilitiamo per favorire il cambiamento sociale e migliorare la vita dei bambini più svantaggi ed emarginati. Nel mondo operiamo per salvare la vita dei bambini: un esempio per tutti è il progetto “Vogliamo 0” che si pone come obiettivo quello di annullare il numero di bambini, 19.000, che ogni giorno muoiono per cause prevenibili.

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