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ISA GRASSANO - Giornalista ISA GRASSANO - Giornalista

Sono piccole attività di nicchia, cresciute grazie alla tenacia, al coraggio e all’intraprendenza di persone capaci di “alimentare il futuro”. C’è molta passione dietro alle storie di tante cooperative sociali che hanno dato vita a locali dove possono lavorare anche persone svantaggiate. Un modo per far sì che questi giovani siano una “risorsa”. Così è nato il ristorante Fantàsia, a Venezia, voluto dall’impresa sociale Uniamo – Goldin (www.uniamogoldin.it). Il nome è un omaggio al romanzo di Michael Ende, “la storia infinita”. In forza del potere creativo della fantasia, è possibile estendersi senza limiti spazio-temporali al di là di ogni confine fisico e di ogni barriera mentale, immaginando il futuro e reinventando il presente. Qui si possono degustare sfiziosi “cicchétti”, gli stuzzichini fatti di polpette, uova sode, sarde in “saor”, seppioline “roste”, fritto di baccalà. A Milano, si fa notare Ciccilla (www.ciccilla.it), la prima polpetteria sotto la Madonnina che promuove la sfera sociale degli inserimenti lavorativi. É nata, qualche anno fa, da un’idea del Consorzio Sociale Light, il consorzio di cooperative sociali aderenti a Legacoop Lombardia. Da non perdere, accanto alle varianti classiche di polpette di carne, pesce,
verdure, quelle gustose di alghe ad uso alimentare. Spostandosi nella capitale, si trova la Locanda dei Girasoli (www.lalocandadeigirasoli.it), voluta dalla cooperativa I Girasoli, con l’obiettivo di promuovere l’inserimento lavorativo di ragazzi con sindrome di Down. Si possono assaggiare piatti di mare e di terra. Sulla stessa scia, anche il ristorante I ragazzi di sipario, a San Frediano, uno dei quartieri più caratteristici della vecchia Firenze, dove lavorano ragazzi con handicap intellettivo o sensoriale (organizzati in una cooperativa Sociale di tipo “B” onlus). Il fiore all’occhiello? Qui “niente è scontato”: i prezzi sono davvero bassi ed è impossibile abbassarli ulteriormente e con questi giovani “niente può darsi per scontato”. Non solo ristoranti. A Bilbao, si trova il primo hotel europeo gestito da disabili mentali: si chiama Bbk Bilbao Good Hostel (www.bbkbilbaogoodhostel.com, realizzato da un’associazione non profit, Lantegi Batuak). Tra gli impiegati ci sono ben 12 disabili mentali. È stato, inoltre, creato con l’obiettivo di abbattere le barriere fisiche: ogni stanza è dotata di cartelli in braille, sia sui pavimenti che sulle pareti, segnali di emergenza e altri supporti tecnici. Infine, anche nel settore del fashion, si sta dando sempre più spazio al reinserimento sociale delle persone svantaggiate attraverso il lavoro. É il caso delle suore di Santa Maria del Rosario a Iolo (www.domenicaneiolo.org), a sud della città di Prato, che hanno lanciato uno spaccio benefico, il cui slogan è: «vestiti griffati a prezzi stracciati». A consigliare nella scelta ci sono le novelle Sister Act, insieme ad un gruppo di ragazze con disagi psichici, conosciute come le “stelline”. Il ricavato va a finanziare adozioni a distanza di bambini e anziani, missioni in India, Ecuador, Romania. Quasi una multinazionale della solidarietà.

… Sono piccole attività di nicchia, cresciute grazie alla tenacia, al coraggio e all’intraprendenza di persone capaci di “alimentare il futuro”…

 
L’ALTRO SPAZIO
Si chiama “L’Altro spazio”, ed è un luogo, aperto da qualche mese a Bologna (via Polese, 7) dove sperimentare cosa si prova a vivere al buio ma anche uno spazio dove mangiare e bere insieme è un’esperienza possibile anche per le persone cieche e per i sordo-ciechi. È il primo bar italiano concepito per una “clientela particolare” che può trascorrere una piacevole serata, divertirsi e sentirsi a proprio agio, grazie alla collaborazione dell’associazione La Girobussola.
All’ingresso viene consegnata una mappa tattile del locale per favorire l’orientamento tra i tavoli. Su ogni tavolo ci sono etichette in Braille con indicate le precise posizioni di acqua, bicchieri, posate, pane. C’è la bacheca con i biglietti prestampati per le ordinazioni, c’è uno spazio esterno per ospitare i cani-guida e ci sono postazioni per ascoltare audio-libri. Anche la cucina è speciale, in modo che possa garantire una linea di equilibrio alimentare. Cosa curiosa, in programma ci sono due aperitivi al buio al mese, per far vivere a tutti un momento sensoriale.
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