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ISA GRASSANO - Giornalista ISA GRASSANO - Giornalista

Stanchi del caos tecnologico? L’ultima tendenza per qualche giorno di relax è all’insegna di una sola parola: disconnessi dal frastuono di suonerie, timer e bip. Dalla sequenza ossessiva di sms. Si parte per luoghi dove non ci sono campi elettromagnetici, dove non c’è segnale per il telefono, né internet per controllare le e-mail, dove non si chatta, né si videoparla. Insomma, si cercano occasioni per disintossicarsi da connessioni e per riappropriarsi del proprio tempo, ri-imparare a godere dei paesaggi circostanti e dell’andamento lento.
Crescono così, sempre di più, hotel e resort che all’hi-tech preferiscono il no-tech, garantendo il benessere in un ambiente totally green. E la scelta è davvero ampia. Ecco dove andare per staccare la spina, in tutti i sensi.
Al bio Hotel Dolomites Living Hotel Tirler (www.tirler.com/it), nel bel mezzo dell’Alpe di Siusi (Bolzano), tutto è improntato nel segno del benessere e della sostenibilità. Le pareti riscaldanti d’argilla e di calce regolano in modo naturale il clima dell’ambiente. Inoltre, un interruttore d’elettricità principale assicura un sonno riposante e senza radiazioni.
Chi vuol partire da solo, può scegliere l’Eremito (www.eremito.com) in Umbria, un luogo perfetto per staccare, circondati da ettari ed ettari di verde. Si dorme in piccole cellette (camere tutte singole), senza tv in camera e aria condizionata. A tavola, solo cucina vegetariana e con i prodotti dell’orto. Si dorme, invece, in un dammuso, al Santa Teresa Resort (www.santateresa.it), in mezzo a coltivazioni di uva zibibbo, capperi, alberi da frutta e macchia mediterranea, in un ambiente dove non arriva nessun suono di bip. Nelle camere non c’è televisore e neppure il telefono. Le possenti pareti in pietra bianca che dominano il paesaggio e non lasciano entrare nessun rumore o segnale tecnologico sono perfette per isolare anche all’hotel Cave Bianche (www.cavebianchehotel.it), sull’isola di Favignana.
Un resort ipogeo, all’interno di una cava di calcarenite bianca, dismessa alla fine degli anni ’60.
Un’altra oasi no-tech è Poecilya (www.poecyliaresort.it) a Carloforte, sull’isola di San Pietro, perfetto anche per chi desidera vivere la straordinaria energia della Madre Terra. Proprio per questo, all’interno delle camere, non si trovano i “comforts” abituali, come televisione, telefono, internet, frigo bar. Persino l’aria condizionata è lasciata all’opera della brezza marina che arriva dal mare. Un luogo silenzioso, lontano dai rumori della città, dove rilassarsi e dedicarsi ai piaceri della lettura, è anche il bed and breakfast La Voce del Fiume (www.vocedelfiume.it) a Brienza, in Basilicata. Le sette camere sono state ricavate all’interno di un palazzo di fine Ottocento e gli unici rumori sono quelli del fiume sottostante.
Per chi invece vuole concedersi solo qualche ora, magari fuori dall’Italia, ci sono diverse soluzioni, come Silence Tour (www.silencetour.pt) in Portogallo, che propone ecopasseggiate. Un po’ ovunque, alla fine ci si accorge che tenendo spenta la rete, si ricarica la mente.

 

MUOVERSI SU MEZZI ECOLOGICI
Muoversi in maniera alternativa, su mezzi che rispettano l’ambiente
e allo stesso tempo lasciano liberi di scoprire anche gli angoli più nascosti della città. Bologna si vive in maniera slow con risciò (un velocipede a tre ruote) con un conducente che pedala. L’associazione Primavera Urbana ha lanciato i “Bi-bo tour” (www.bi-bo.it) per godere di scorci inediti nel centro storico. Napoli si scopre con le minicar (www.bee.it). Basta scegliere Bee, un servizio di car sharing privato d’Italia e trovare un Bee Point abilitato al rilascio di una Bee Card, una vettura elettrica. Sono utilissime perché permettono di infilarsi agevolmente tra il traffico, possono accedere alle corsie preferenziali. A Valencia, terza città della Spagna, ci si può muovere con il servizio di Motocalessa (www.motocalessa.com), curiosi ape car addobbati con tessuti rossi. Quattro le rotte che si possono seguire, tra modernità e tradizione. In un’ora si ha una panoramica del centro, passando per la Cattedrale e il modernista Mercat Central.
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