Io sono per la chirurgia etica: bisogna rifarsi il senno.
ALESSANDRO BERGONZONI


Gustavo Zagrebelsky giudice della Corte Costituzionale, in un passaggio del suo libro La domanda di giustizia, 2003 ha scritto "il Giudice che è solo scrupoloso osservante della legge non è un buon giudice".
Una affermazione che fa molto riflettere e che a mio avviso ci pone davanti ad un bivio. Deve prevalere l'Etica o la Giustizia quando entrambe non coincidono? Capita spesso di far coincidere la nozione di giustizia con quella d'ideologia. In questo caso il pericolo è quello di giustificare in nome di valori l'ingiustizia perpetrata ai danni di innocenti. Un esempio per tutti e molto attuale che ci porta ad una riflessione è quello di giustificare una guerra compiuta per esportare valori come libertà e democrazia al prezzo di innumerevoli vite umane. Ma altri casi, alcuni di questi apparsi recentemente sulle cronache, ci portano a fare ulteriori riflessioni. Quando ci si attiene scrupolosamente alla forma, può capitare che pericolosi assassini siano scarcerati a causa di cavilli burocratici o ancor peggio che non subiscano una giusta pena. Viene da pensare allora che la giustizia sia solo un'idea per così dire astratta vanificando pertanto ogni sforzo di chi si oppone alle ingiustizie.
E vorrei concludere ancora con una frase di Zagrebelsky "L'idea di giustizia nasce dall'idea di una ingiustizia subita, subita da noi o da chi ci è caro. Per un discorso comune si può partire da qui, non dalle speculazioni astratte, che, invece, di unire, hanno sempre diviso".

MAURO SPINATO
Direttore Responsabile